mercoledì 13 novembre 2019

Lucifero un criminale contro l'umanità, Prefazione


Prefazione dì Young Soon Kim
La medium che ha trascritto i messaggi.
Oh Dio! Chi sono io per far questo?
Mentre prendo in mano la penna per scrivere un’introduzione, è come se sentissi un dolore in ogni singola cellula del mio corpo. Come posso esprimere a parole il dolore e la sofferenza che ho sperimentato con questo diavolo? Questo dolore non è neanche una cosa di cui vale la pena vantarsi, così fino a che punto sarò capace di comunicarlo qui sinceramente? Stavo preparando il manoscritto per un libro intitolato: “Il Dio che mi ha trovato”. In questo manoscritto riassumevo l’essenza dell’amore che Dio mi aveva dato durante i trent’anni circa in cui mi era stato accanto insegnandomi più dei miei stessi genitori naturali. Mentre stavo per finire questo manoscritto, giurai a me stessa che un giorno avrei pubblicato un libro su Satana. Ecco come mi sono venuta a trovare nella posizione in cui mi trovo oggi.
Prima di incontrare la Volontà di Dio, ero un membro della chiesa cattolica e mia madre era una persona che aveva passato tutta la vita a pregare nella chiesa protestante. Avevo tante domande senza risposta sulla mia fede, ma non avevo modo di risolverle. Inoltre, quelle non erano domande che si potevano risolvere facilmente. Per un po’ di tempo feci l’insegnante e conobbi il Principio attraverso i genitori di uno dei miei alunni. Ascoltai le lezioni sul Principio Divino per dieci giorni. Rimasi veramente sorpresa. Era come se imparassi una nuova formula per la mia vita. Tuttavia, non era facile per me cambiare denominazione religiosa.
Ogni domenica provavo un tormento così grande che riuscivo a mala pena a sopportarlo. Lottai per sette mesi e alla fine cambiai la mia religione. I dieci giorni di lezioni sul Principio Divino cambiarono la mia vita. Mia madre, che aveva trascorso tutta la vita a pregare, nelle sue preghiere aveva detto: “Possa mia figlia realizzare il lavoro che io ho lasciato incompiuto”. Fino a quel momento avevo il soprannome di “Sorridente”, ma da allora non sorridevo più. È un ricordo che non voglio neppure richiamare alla mente. Ciò nonostante, scrivo queste parole nella speranza che il male possa essere bandito per sempre dalla terra e che tutto ritorni nella forma e nella posizione originali desiderate da Dio.
Non voglio neanche calcolare indietro il tempo per vedere che anno era. Satana mi tormentò spietatamente per tre anni e alla fine tentò di uccidermi. Si impossessò del mio stomaco in modo che non potevo mangiare. Mi ci voleva tantissimo tempo per mangiare anche una sola cucchiaiata di cibo. Spesso succedeva che ingoiavo il cibo troppo in fretta. Cominciai ad avere problemi a respirare e dovevo fare un grandissimo sforzo per far arrivare il cibo nello stomaco. Ogni volta che succedeva questo, mio marito mi massaggiava lo stomaco e pregava per me. Ricordo l’espressione del suo volto, la tensione e la paura che Satana potesse portargli via sua moglie. Aveva un aspetto giallastro ed era imperlato di sudore, mentre mi teneva e pregava con tutte le sue forze come se sentisse che stavo per esalare il mio ultimo respiro.
Non voglio nemmeno ricordare il dolore che pativamo come marito e moglie durante quella lotta. Lottavamo così per circa un’ora prima che Satana se ne andasse. Sarebbe stato bello se tutto fosse finito lì. Mi ricoveravano in ospedale almeno quattro volte l’anno. Satana cercò in tutti i modi possibili di uccidermi. Un anno, Dio mi ordinò di visitare un certo numero di cappelle di preghiera situate in varie località. Poi, un giorno, nominò una particolare cappella e mi ordinò di andarci. Mi disse di rimanere là quaranta giorni.
Quest’ordine mi colse veramente di sorpresa. Era un luogo dove sarebbe stato difficile per me fermarmi anche solo per quattro giorni, anzi neanche per un giorno, figuriamoci quaranta.
Tuttavia, Dio voleva che rimanessi lì per quaranta giorni. Puntai i piedi e dissi: “Mi chiedi troppo”. Era un ordine di Dio, e così decisi di obbedire, anche se questo voleva dire che avrei perso la vita. Mi chiedo se ci possa essere su questa terra un luogo così orribile come quello. Era un luogo talmente terribile che potevo a malapena costringermi a guardarlo ad occhi aperti. C’erano dei malati affetti da gravi casi di edema addominale, persone a cui mancavano i piedi, persone che avevano la bocca incavata nella faccia, persone con dei tubi collegati al naso, persone il cui volto era diventato contorto, altre la cui carnagione era diventata scura e a cui sembrava fossero rimaste solo la pelle e le ossa, persone che usavano tutto il corpo per rotolarsi.
Vidi bambini il cui corpo era ridotto in uno stato pietoso. Vidi persone con la faccia e il naso tutti contorti e deformati. Ero sbalordita alla vista di quello spettacolo orrendo. Ma ancora più difficile per me era il fatto di dovere pregare insieme a quelle persone. L'odore della carne in putrefazione era peggiore di quello del mercato del pesce. C’era qualcosa di ancora più terribile.
I cadaveri venivano portati via qua e là, tutt’intorno a me. Potevo udirli mentre pronunciavano il loro ultimo grido agonizzante “Oh Dio”, “Oh Signore”, e “Ti prego, salvami”. Era un pandemonio. Un giorno vedevo delle persone in condizioni pietose con un’espressione di profonda apprensione, e nel giro di un giorno o due scomparivano. Chissà se Dio accoglieva le ultime preghiere di quelle persone.
Come avrei potuto trascorrere 40 giorni alla vista di quello spettacolo pietoso? Nessuno dei piatti e dei cucchiai usati per i pasti di queste persone veniva sterilizzato. La gente aveva talmente fretta che lavava semplicemente i piatti prima di riusarli. Non avevo idea di come avrei potuto controllare me stessa e il mio ambiente in quella situazione. Mi chiedevo quale scopo potesse mai avere Dio mettendomi in quella situazione di morte incredibile. “Ti prego, accettami come sono”, pregavo. “Dove hai intenzione di usarmi, per darmi una sofferenza come questa?” Fu una serie di indicibili giorni di dolore e di lacrime.
Come posso trascrivere sulla carta il dolore che mio marito provò nel lasciare sua moglie in quel luogo, separando e dividendo la nostra piccola famiglia di appena tre persone? Riuscii a stento a completare i miei 40 giorni in mezzo a quella confusione e sofferenza. Pensai tra me che, poiché il giorno seguente sarebbe stato il mio quarantunesimo giorno, Dio mi avrebbe sicuramente detto: “Lascia questo posto”. E infatti, esattamente cinque minuti dopo la mezzanotte del quarantesimo giorno, Dio mi parlò e mi disse: “Devi lasciare immediatamente questo posto”. Risposi: “Dio, me ne andrò di qui domattina”. Dio mi afferrò e mi confortò. Mi parlò tra le lacrime dicendo: “Mia amata figlia, non voglio che tu resti qui nemmeno altri cinque minuti. Vai via subito. Ma, amata figlia mia, figlia mia, figlia mia, c’è una cosa che devi assolutamente ricordare. Puoi dimenticarti di tutto ciò che è successo in questo luogo, ma c’è una cosa che devi imparare da questo. Devi acquisire una comprensione della vera natura di Satana. Questo luogo rappresenta la realtà dell’inferno. Satana si è preso tutti i miei figli e li ha contaminati. Ma io devo prendermi cura di loro e curarli.” Dio mi consolò per i vari modi in cui mi aveva messo in difficoltà. Continuava a ripetere: “Devi capire questo, prima di andartene. Devi vedere questo prima di andare”. E pianse amaramente.
Dio espresse un grande dolore perché sua figlia aveva dovuto patire e mi disse: “Lascia questo posto cinque minuti dopo la mezzanotte”. Scappai da quell’inferno, lasciandomi dietro Dio. Dio non esita ad essere con i Suoi figli in mezzo alle sofferenze, ed è determinato a curare le loro malattie e ferite. Ora, è mia intenzione raccontare un episodio in cui Satana mi attaccò direttamente. Prima ho dato la mia testimonianza sulle esperienze spirituali che ho avuto nel periodo di tre anni trascorso a visitare diverse chiese. Ogni volta Satana si metteva sulle mie spalle, saltava giù dall’alto e mi schiacciava tutta. Era un tentativo per impedirmi di andare nel luogo della riunione.  Ogni volta che salivo sul podio e cominciavo a parlare del mondo spirituale, Satana mi pizzicava le guance. Cercava addirittura di mettermi la mano sulla bocca per impedirmi di parlare.
Mentre stavo sul podio, mi spingeva persino indietro. Io mi aggrappavo al podio con tutte e due le mani o, in tanti casi, disponevo dietro il podio tanti cuscini prima di salire. L’esistenza di questo Satana non si può paragonare a quella di nessun diavolo sulla terra. È un ingannatore, un bugiardo e non ha il benché minimo briciolo di integrità morale. I tre componenti della nostra famiglia passarono attraverso tante difficoltà durante il periodo che ha portato alla pubblicazione del primo libro del Dott. Sang Hun Lee, “La Realtà del Mondo Spirituale e la Vita sulla terra”.
Una notte, Dio mi svegliò dolcemente dal sonno e mi disse: “Mia amata figlia, non avere paura. Satana impreca dicendo che farà tutto il possibile per ucciderti, così, per tenerti in vita, ho scambiato la tua sofferenza con quella di tuo figlio. Finché tu sei in vita, tuo figlio può guarire. So che questo farà soffrire il tuo cuore, ma devi essere paziente”. Io urlai contro Satana dicendogli: “Tu Satana, diavolo! Dove credi di andare? Tu sei il mio nemico. Sei completamente cieco?” Satana, però, non mi prestò attenzione. La mia ira non si placò. Durante il periodo in cui trascrivevo il contenuto del libro intitolato “Lucifero, un criminale contro l’umanità”, fui costretta a sopportare innumerevoli ore di lamenti, rabbia e indignazione. Dio, il Dott. Sang Hun Lee, mio marito ed io eravamo insieme a sperimentare questa rabbia indignata e questo dolore. Alla fine di questo libro, dove Lucifero scrive una lettera a Dio e ai Veri Genitori supplicando il loro perdono, Satana aveva bisogno di versare lacrime di disperazione e di pentirsi, ma non lo fece.
Invece era senza emozioni, rimorso né lacrime. Aveva l’atteggiamento di scrivere quelle lettere solo perché era costretto in una situazione che non gli lasciava altra scelta. In particolare, per tanto tempo si rifiutò di scrivere la lettera di scuse all’umanità. Durante i quaranta giorni che mi ci vollero per finire la trascrizione di questo manoscritto, la mia salute peggiorò incredibilmente. Tuttavia continuai il mio lavoro, decisa a vivere almeno abbastanza a lungo da portare a termine il manoscritto.
Satana mi ricompenserà per il dolore e la sofferenza che ho passato durante quel periodo? Alla fine di ogni giorno, nascondevo la parte di manoscritto che avevo trascritto durante il giorno.
Ora voglio esprimere la rabbia che si è accumulata dentro di me e scacciare per sempre questo diavolo Satana. Alla fine Dio mi disse: “Mia amata figlia, hai sofferto veramente. Ma non sei l’unica. Non è stato facile per il Dr. Sang Hun Lee comunicare questo contenuto. Ha pianto tanto mentre esplorava ogni angolo dell’inferno. Ha pianto in continuazione. Ha abbracciato Heung Jin Nim e ha pianto a non finire. Non hai idea di quanto tempo Sang Hun Lee ha trascorso in preghiera e in angoscia, cercando di impedirmi di vedere quelle scene terribili. Nel suo rapporto con me, Sang Hun Lee ha seguito la via di un suddito leale e di un figlio di pietà filiale. Tu non sei l’unica ad aver avuto difficoltà.” “Dio”, dissi, “non è forse vero che ci siamo lasciati alle spalle la fine della storia del male ed è spuntato un nuovo mattino, il nuovo giorno del tuo mondo eterno?” Non mi aspettavo che Dio rispondesse alla mia domanda.
Dio concluse dicendo che il Dr. Sang Hun Lee aveva completato la sua missione finale come persona giunta nel mondo spirituale. Quando compresi la profondità della devozione e del cuore del Dott. Lee verso Dio e i Veri Genitori, mi sentii molto piccola e piena di vergogna al confronto. Ora liberiamoci tutti di Satana. Così facendo, costruiamo il mondo eterno di Dio, di pace e di felicità, dove non esistono né povertà né malattie. Ho preso questa decisione per me stessa ripensando alle esperienze dolorose e ai ricordi di quel periodo. Spero sinceramente che tutti quelli che si trovano ad affrontare prove di malattie e difficoltà possano ora condurre una vita bella come il fiore della peonia che sboccia in aprile. Spero che possiamo respirare nella tiepida aria di primavera, e sorgere per realizzare la nostra vittoria.
Young Soon Kim, 22 marzo 1999
Rev. Sun Myung Moon, Secondo Avvento di Cristo; Mentre sulla terra, è stato la guida spirituale di Dr. Sang Hun Lee e della signora Young Soon Kim


5 commenti:

  1. “Il Dio che mi ha trovato”. In questo manoscritto riassumevo l’essenza dell’amore che Dio mi aveva dato durante i trent’anni circa in cui mi era stato accanto insegnandomi più dei miei stessi genitori naturali. Mentre stavo per finire questo manoscritto, giurai a me stessa che un giorno avrei pubblicato un libro su Satana. Ecco come mi sono venuta a trovare nella posizione in cui mi trovo oggi.

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  2. Per un po’ di tempo feci l’insegnante e conobbi il Principio attraverso i genitori di uno dei miei alunni. Ascoltai le lezioni sul Principio Divino per dieci giorni. Rimasi veramente sorpresa. Era come se imparassi una nuova formula per la mia vita. Tuttavia, non era facile per me cambiare denominazione religiosa.

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  3. C’erano dei malati affetti da gravi casi di edema addominale, persone a cui mancavano i piedi, persone che avevano la bocca incavata nella faccia, persone con dei tubi collegati al naso, persone il cui volto era diventato contorto, altre la cui carnagione era diventata scura e a cui sembrava fossero rimaste solo la pelle e le ossa, persone che usavano tutto il corpo per rotolarsi.

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    1. Vidi bambini il cui corpo era ridotto in uno stato pietoso. Vidi persone con la faccia e il naso tutti contorti e deformati. Ero sbalordita alla vista di quello spettacolo orrendo. Ma ancora più difficile per me era il fatto di dovere pregare insieme a quelle persone. L'odore della carne in putrefazione era peggiore di quello del mercato del pesce. C’era qualcosa di ancora più terribile.

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  4. Interessante:
    Dio mi avrebbe sicuramente detto: “Lascia questo posto”. E infatti, esattamente cinque minuti dopo la mezzanotte del quarantesimo giorno, Dio mi parlò e mi disse: “Devi lasciare immediatamente questo posto”. Risposi: “Dio, me ne andrò di qui domattina”. Dio mi afferrò e mi confortò. Mi parlò tra le lacrime dicendo: “Mia amata figlia, non voglio che tu resti qui nemmeno altri cinque minuti. Vai via subito. Ma, amata figlia mia, figlia mia, figlia mia, c’è una cosa che devi assolutamente ricordare. Puoi dimenticarti di tutto ciò che è successo in questo luogo, ma c’è una cosa che devi imparare da questo. Devi acquisire una comprensione della vera natura di Satana.

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